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Tutto Tonda | Francesco Sottile: “I Presìdi, un progetto importante per tutto il settore agricolo”
Olio extravergine di oliva. Azienda Agricola La Tonda srl, Buccheri, Sicilia
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16 Apr Francesco Sottile: “I Presìdi, un progetto importante per tutto il settore agricolo”

Francesco Sottile guida in Sicilia il Presidio dell’olio. Docente presso il dipartimento di colture arboree dell’Università di Palermo e consigliere nazionale di Slow Food, ha visitato personalmente le aziende selezionate per far parte del Presidio. L’anno scorso è venuto a Buccheri e accompagnato dal nostro agronomo, Luigi Larocca, si è girato gli uliveti de La Tonda apprezzando gli splendidi alberi secolari del Sacramento. Abbiamo parlato con lui del progetto di Slow Food.

- Professore cominciamo dai numeri.

“Rispetto all’anno scorso c’è stata una crescita degli aderenti del 30%. Adesso a livello nazionale ci sono più di 50 aziende che aderiscono al presidio dell’olio”.

- Quindi il progetto interessa.

“Molto. In Sicilia mi chiamano piccoli agricoltori che non sanno nemmeno che cosa è Slow Food ma sono attirati dall’idea. Mi chiedono informazioni. È una rete di produttori che sta crescendo, che fermenta, con gente che comincia a conoscersi. Dietro questo interesse non ho avvertito motivazioni commerciali”.

- Come immagina a regime il Presidio dell’olio?

“Vedo un progetto pilota importante per tutto il settore agricolo perché unisce produttori che coprono tutto il territorio italiano, dalla Lombardia alla più piccola isola della Sicilia. Inoltre il Presidio questa volta si misura con un prodotto importantissimo nella nostra alimentazione, di uso quotidiano”.

- Il consumatore capirà?

“I prodotti dei Presidi sono entrati anche nella grande distribuzione attraverso il circuito Coop e la mia esperienza è che l’etichetta narrante funziona. Se al consumatore le cose le spieghi bene le capisce. Ci aspettiamo che anche con l’olio cresca un consumo consapevole”.

- Che vuol dire?

“Oggi il consumatore al massimo compra un olio di un certo territorio perché pensa sia più buono. Con l’etichetta narrante invece li avviciniamo alla biodiversità, alle 500 varietà di olive del territorio italiano. E magari con il tempo leggendo l’etichetta narrante comprenderanno – per esempio – che la Tonda Iblea è un’oliva che raramente rende oltre il 10%. Spiegandosi così anche il costo e si faranno un’idea di come utilizzarlo in cucina”.

- Ci sarà anche un effetto sulla distribuzione?

“Sarebbe bello vedere nei supermercati non solo le enoteche ma anche le oleoteche con i tanti oli raccontati dall’etichetta narrante”.

- E a settembre il Presidio dell’olio farà il suo debutto al Salone del Gusto…

“Sì proprio in questi giorni stiamo discutendo su come presentarlo. Ci saranno delle sorprese”.